Rebirthing– respirare per rinascere

Milena Screm

Il Rebirthing è una tecnica che consente di riscoprire il proprio ritmo naturale di respirazione che, normalmente, è alterato dalle emozioni che viviamo ogni giorno.

Imparando a dare al nostro organismo molta più aria del solito e a provare diverse modalità di respiro, riusciremo a sciogliere tutti i blocchi e le limitazioni che rendono il nostro respiro insufficiente.

In una sessione di Rebirthing l’inspirazione deve essere eseguita in maniera profonda e rilassata mentre l’espirazione si effettua permettendo ai polmoni di svuotarsi completamente e spontaneamente, senza forzare.

 

Il ritmo è continuo, senza pause, tale da creare una particolare respirazione denominata “respiro circolare” che è tipica dei bambini piccoli e degli adulti durante il sonno.

Nel Rebirthing, infatti, si parla di “riscoprire il proprio ritmo respiratorio” e non di “imparare un nuovo ritmo respiratorio”.

Grazie a questo si riaprono i canali in cui scorrono le energie vitali, la circolazione sanguigna si arricchisce d’ossigeno cha va a nutrire meglio tutte le cellule del corpo ed elimina in modo più efficace le tossine. La salute generale del corpo, di conseguenza, migliora sensibilmente.

 

Dato, inoltre, che le emozioni vissute e soprattutto quelle che nascondiamo a noi stessi, vale a dire quelle represse, alterano il nostro naturale ritmo respiratorio, è possibile, rendendo più profondo e libero il respiro, che le emozioni represse possano emergere, essere portate alla coscienza, prese in considerazione ed integrate con notevole beneficio per la nostra serenità interiore.

Per il Rebirthing il momento della nascita è fondamentale per lo sviluppo dei condizionamenti che caratterizzeranno il nostro futuro. Nulla di ciò che viviamo viene dimenticato, tutte le esperienze sono archiviate nel nostro corpo e quelle percepite come dolorose vengono spesso sepolte e celate alla nostra coscienza. Non per questo però smettono di influenzare le scelte ed il carattere che abbiamo.

Le esperienze negative che spesso vengono archiviate nell’inconscio possono essere ad esempio gli atteggiamenti di paura o di dolore della madre durante il travaglio e il parto, la freddezza dell’ambiente in cui il bimbo viene al mondo, il taglio, spesso prematuro, del cordone ombelicale, la sensazione di solitudine ed abbandono vissuti alla nascita dopo i nove mesi di vita trascorsi dal bambino in simbiosi con la madre, i bisogni all’improvviso non più soddisfatti automaticamente, come ad esempio la fame. Tutti questi sono eventi che possono essere vissuti traumaticamente e contribuire alla nascita d’idee irrazionali tali da determinare e condizionare tutta la vita futura del bambino. Possono essere idee sul tipo: “Il mondo è un posto freddo e ostile”, “non sono desiderato”, “devo difendermi”. 

 

Il Rebirthing può far sì che il corpo riporti alla coscienza e ricordi ciò che è avvenuto nel momento della nascita e liberi le sensazioni e le emozioni represse relative a tal evento integrandole nella propria vita, smettendo in altre parole di giudicarle come negative e facendole diventare parte del proprio bagaglio d’esperienze.

Il pensiero, secondo l’Autrice, è una delle manifestazioni della parte divina che è insita in ogni essere umano.

In Occidente è radicata l’idea che il pensiero logico e razionale sia più valido di quello imperniato sulla creatività e sull’intuizione, cosa questa che dimostra ulteriormente la tendenza umana al giudizio e alla divisione delle cose. Razionalità e immaginazione sono, invece, aspetti complementari della nostra natura che, se utilizzate insieme, possono diventare fonti d’enorme arricchimento.

Il Rebirthing, per lasciar emergere ed integrare tutto ciò che erroneamente è considerato negativo, oltre alle tecniche di respirazione utilizza anche un sistema di “igiene dei pensieri” che utilizza le affermazioni, vale a dire pensieri lucidi e di buona qualità capaci di creare nuove convinzioni, nuove azioni e nuovi risultati.

Nell’età infantile molte esperienze e situazioni suscitano considerazioni negative su se stessi, sugli altri e sulla vita che si vanno a sommare alle idee negative che derivano dalle esperienze traumatiche della nascita e che tendono a strutturarsi profondamente nella mente e a divenire convinzioni, a produrre reazioni e, quindi, a creare la realtà soggettiva.

Per cambiare queste convinzioni e il nostro atteggiamento è molto efficace creare affermazioni di buona qualità da utilizzare in modo creativo. Si possono ripetere più volte il giorno, oppure scriverle per almeno 20 volte il giorno per più giorni, o scriverle su bigliettini da appendere in punti della casa bene in vista, registrarle e poi risentirle, disegnarle a vignette….

L’abbinamento degli esercizi di respirazione circolare e la creazione d’affermazioni specifiche per ogni singolo problema può essere un valido e semplice strumento in grado di permetterci di affrontare momenti difficili e, in generale, di vivere una vita più piena e soddisfacente.

 

Un’altra tecnica suggerita dall’autrice è la “dieta del perdono” ideata da Sondra Ray ovvero scrivere 70 volte il giorno per sette giorni consecutivi un’affermazione di perdono per tutte le persone con cui si hanno dei conflitti.

Nell’ultima parte del libro l’Autrice suggerisce molti esercizi per aumentare la consapevolezza, assumersi la responsabilità, intesa come opportunità e non come onere, della propria vita, esempi d’affermazioni su molti dei problemi che possono creare conflitti a tutti noi, suggerimenti riguardo al desiderio di iniziare ad approcciarsi al Rebirthing.

L’Autrice riprende parecchi concetti dal libro di Jim Leonard e Phil LautRebirthing” ma il linguaggio adottato fa sì che tutti gli argomenti sembrino più semplici e convincenti tanto da far nascere l’interesse alla sperimentazione.